PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA (B) - 1718

Il corso esplora i tratti principali della teoria organizzativa e della progettazione organizzativa. Il suo obiettivo principale è quello di fornire ai partecipanti gli strumenti principali per comprendere le principali domande di ricerca e i temi principali che animano il dibattito accademico e che ispirano la pratica manageriale. Il corso si basa su un approccio eclettico che integra concetti derivanti da diverse discipline, quali economia dell’organizzazione, sociologia organizzativa e psicologia cognitiva.
Gli obiettivi specifici del corso sono:
sviluppare la comprensione profonda delle dinamiche organizzative;
comprendere i comportamenti individuali nei contesti organizzativi e identificare le risposte manageriali ai medesimi;

-        comprendere i problemi di coordinamento e identificare i meccanismi più idonei alla loro soluzione;

-        sviluppare l’abilità di applicare strumenti e metodi per analizzare i processi legati alle sfide organizzative contemporanee.

Agli studenti è richiesto di:

  • partecipare attivamente alle discussioni in aula;
  • elaborare sintesi scritte (casi di studio).

Gli studenti devono possedere conoscenze base di microeconomia ed economia e gestione delle imprese.


Le organizzazioni sono entità complesse, la cui comprensione più essere più onerosa dell’adozione di “ricette preconfezionate”. L’efficacia delle soluzioni organizzative, spesso ritenute erroneamente come “migliori”, cambia in maniera significativa nel tempo e nello spazio. Di conseguenza, è necessario far riferimento a diversi contributi e approcci teorici attraverso cui il corso intende dare la possibilità agli studenti di comprendere a fondo le problematiche organizzative. A tal fine il corso combina rigorosi contributi di ricerca con casi reali.

Il corso combina quattro aree principali:

1)              comportamento organizzativo: cognizione, motivazione, apprendimento e meccanismi decisionali;

2)              sistemi di gestione delle risorse umane: valutazione, incentivi e sviluppo;

3)              meccanismi di coordinamento: prezzi, gruppi, autorità e agenzia, cultura e regole;

4)              progettazione organizzativa: micro- e macro-progettazione delle strutture aziendali.

 

Introduzione al corso: descrizione dei contenuti e dei sistemi di valutazione

Week 1: INTRODUZIONE ALLA TEORIE DELL’ORGANIZZAZIONE E ALLA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

• Morgan G (1984) Images of Organizations, Sage Publications

• Simon, H (1962) The Sciences of Artificial

• Astley, G & Van de Ven, A. (1983). Central perspectives and debates in organization theory. Administrative Science Quarterly, 28:245-273.

Week 2: L’APPROCCIO RAZIONALE

• Locke, E.A. 1982. The ideas of Frederick W. Taylor: An evaluation Academy of Management Review, 7: 14-24.

Week 3: L’APPROCCIO COMPORTAMENTALE

• Cyert, RM and March JM (1963) A Behavioral Theory of the Firm, Englewood Cliffs

• Michael D. Cohen; James G. March; Johan P. Olsen. 1972. "A Garbage Can Model of Organizational Choice." Administrative Science Quarterly, Vol. 17, No. 1. (Mar., 1972), pp. 1-25.

Week 4: L’APPROCCIO CONTINGENCY

• Lawrence PR Lorsch JW Differentiation and Integration in Complex Organizations, Administrative Science Quarterly, 1967

• Van de Ven, A., A. Delbecq, R. Koenig, Jr. 1976. "Determinants of coordination modes within organizations." American Sociological Review 41:322-338.

Week 5: L’APPROCCIO ISTITUZIONALISTA

• Paul J. DiMaggio, Walter W. Powell. 1983. "The Iron Cage Revisited: Institutional Isomorphism and Collective Rationality in Organizational Fields." American Sociological Review, Vol. 48, No. 2. (Apr., 1983), pp. 147-160.

Week 6: TEORIE ECONOMICHE DELL’ORGANIZZAZIONE

• Coase, R. H. (1937). The nature of the firm, Economica, 386-405.

• Williamson, O.E. (1981). The Economics of Organization: The Transaction Cost Approach. American Journal of Sociology 87: 548-577.

Week 7: CULTURA ORGANIZZATIVA

• Schein, E.H. (1993). Defining Organizational Culture. In Shafritz, J.M., Ott, J.S., & Jang, Y.S. (Eds). Classics of Organization Theory, 6th Ed., London: Thomson.

Week 8: L’ORGANIZZAZIONE PER L’INNOVAZIONE

• Henderson, R. and K. Clark. 1990. "Architectural innovation: the reconfiguration of existing product technologies and the failure of established firms." Administrative Science Quarterly 35:9-30.

Week 9: SENSEMAKING ORGANIZZATIVO

• Porac, J., Thomas, H., Wilson, F., Paton, D. & Kanfer, A. 1995. Rivalry and the Industry Model of Scottish Knitwear Producers. Administrative Science Quarterly. 40(2): 203-227.

Week 10: CAMBIARE IL TESSUTO ORGANIZZATIVO

• Yoo, Y., Henfridsson, O., & Lyytinen, K. (2010). The New Organizing Logic of Digital Innovation: An Agenda for Information Systems Research. Information Systems Research, 21(4), 724–735.

• Zammuto, R. F., Griffith, T. L., Majchrzak, a., Dougherty, D. J., & Faraj, S. (2007). Information Technology and the Changing Fabric of Organization. Organization Science, 18(5), 749–762.

Week 11: COMBINARE LA STRATEGIE, STRUTTURE E TECNOLOGIA

Readings:

Yoo, Y., Henfridsson, O., & Lyytinen, K. (2010). The New Organizing Logic of Digital Innovation: An Agenda for Information Systems Research. Information Systems Research, 21(4), 724–735.

Resca A., Za S. and Spagnoletti P. (forthcoming) Digital platforms as sources for organizational and strategic transformation: a case study of the Midblue project, Journal of Theoretical and Applied Electronic Commerce Research

Week 12: CHIUSURA DEL CORSO

Testo di riferimento:

Grandori A., Organizzazione e comportamento economico, Il Mulino.


Esame e valutazione

1)      esame scritto verbalizzante (100%)

2)      casi di studio (punti bonus)

 Dettaglio valutazione

·         Esame scritto: 100% del voto complessivo; non sono previsti ‘salti d’appello’ ma i bonus eventualmente maturati possono essere utilizzati una sola volta nell’arco dell’anno accademico (vedi oltre).

·         Casi di studio: L'attività viene valutata fino ad un max di 2 punti bonus. Valgono le seguenti regole:

o    il lavoro si svolge individualmente, nell’arco di alcune lezioni dedicati allo studio di casi (30 minuti analisi del caso; 30 minuti scrittura report e consegna; 30 minuti discussione generale);

o    i punti bonus valgono l’intero anno accademico (fino a febbraio 2019) MA possono essere utilizzati una volta sola e a scritto ritenuto comunque sufficiente (voto>=18); se lo studente non dovesse passare la prova scritta (voto scritto <18) o rifiutare il voto perderebbe i punti bonus; in ogni caso, per non perdere i punti bonus, lo studente può lasciare l’aula della prova scritta entro 10 minuti dall’inizio della prova stessa.